L’enologo è un professionista estremamente importante nel settore agroalimentare, è lui che segue tutte le fasi di produzione del vino.
La produzione e valutazione della qualità dell’uva, la definizione del protocollo di lavorazione, l’imbottigliamento e la commercializzazione del prodotto finito sono sotto la sua supervisione.
Il compito principale dell’enologo è quello di produrre un vino sicuro, gradevole dal punto di vista organolettico, e corretto eticamente.
Per praticare questa professione è necessario conseguire una laurea triennale di primo livello nel settore vitivinicolo.
In Italia, l’associazione professionale a cui poter far riferimento è l’Associazione Enologi, Enotecnici Italiani.
Per poter svolgere tutte le sue mansioni con professionalità, l’Enologo deve conoscere le varie tipologie di uva, le tecniche di coltivazione della vite e le caratteristiche organolettiche dei diversi vini. Inoltre deve essere preparato sul processo di produzione del vino e sulle norme genico-sanitarie predisposte.
Oltre a queste competenze essenziali ci sono poi delle abilità generali e specifiche che deve padroneggiare sapientemente.
Può guidare interamente il processo produttivo del vino; mettendo in campo tutta la sua esperienza per coltivare i vigneti, scegliere le uve, definire le tecniche di vinificazione, predisporre la conservazione e l’invecchiamento, collaborare alla commercializzazione dei prodotti fornendo schede e gestendo i contatti con i clienti.
Solitamente, nelle aziende vitivinicole, l’intervento dell’enologo è quello di collaboratore esterno su richiesta dell’azienda.
Qui l’enologo può dirigere la struttura, gestire i contatti con i soci, monitorare la qualità delle uve e della definizione delle diverse fasi di lavorazione.
La figura dell’enologo potrebbe essere richiesta nel processo di controllo qualità, nella parte amministrativa, nell’area marketing e nella fase di analisi del prodotto.
Essendo generalmente organizzazioni molto grandi, l’enologo si occupa della rielaborazione del vino grezzo e della sua commercializzazione.
Nulla vieta a un enologo di collaborare con altri enologi per fornire i servizi specifici che accompagnano l’intero processo di produzione.
Solitamente, in questo caso, l’enologo ha una sua area di specializzazione, che potrebbe essere la cura dei terreni per la coltivazione, la pianificazione delle vendite, la ricerca di mercati, l’analisi chimica del prodotto.
Il più delle volte l’enologo è un lavoratore autonomo che mette al servizio delle aziende vitivinicole la sua esperienza.
Nelle piccole aziende e nelle Cantine Sociali ricopre solitamente un ruolo di direttore e coordinatore di un gruppo di lavoro.
Le grandi aziende, invece, possono offrire un inquadramento contrattuale più stabile.
