Il Senso del Vino

Questione di Etichetta

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Ciao a tutti, 

Dopo lo scorso articolo, in cui ci siamo immersi nell’atmosfera magica della vendemmia, andiamo a conoscere insieme un altro elemento fondamentale per conoscere quello che si beve.

“Se non sai, leggi le istruzioni”

Frase che ben si adatta a tutto, anche a noi, che in questo caso ci avvicineremo alle bottiglie con ancora più attenzione del solito, e senza nemmeno aprirle ci concentreremo sul loro elemento più rilevante (dopo il contenuto), ovvero l’Etichetta.

Come appena detto l’etichetta è una parte estremamente importante, però spesso può risultare un meraviglioso enigma.

Tuttavia, l’etichetta ci fornisce gli elementi di cui abbiamo bisogno per identificare il prodotto in modo sufficientemente chiaro.
Ma quali sono questi elementi?

In questo articolo scopriremo come leggere un’etichetta e altri aspetti che ci possono tornare utili.


Come leggere l’etichetta

  • Imbottigliatore – indica il nome, il comune e lo stato membro. 
  • Annata –  questa indicazione è obbligatoria in Italia con decreto del 2010 solo per i vini DOCG e DOC (classificazioni ricomprese nella categoria comunitaria DOP), a esclusione di spumanti, frizzanti e liquorosi. 
  • Dicitura allergeni – dichiara la presenza di solfiti, uova e latte.
  • Categoria del prodotto – indica la tipologia del vino, ed è d’obbligo solo per i vini senza denominazione e indicazione di origine
  • Denominazione di vendita – per i vini Dop viene indicata la Denominazione di origine protetta (DOP), o la dicitura italiana Denominazione di origine controllata (DOC)
  • Grado alcolico – informa il consumatore sulla quantità di alcol etilico presente in 100 ml del vino che stiamo considerando
  • Provenienza – nel caso dei vini italiani senza denominazione vengono raggruppati con la dicitura “prodotto in Italia”, mentre per i vini Dop e IGP di altri stati viene riportata la dicitura “prodotto in…” e il nome dello stato di produzione del vino.
  • Lotto – è l’informazione che consente di identificare il vino di un insieme di bottiglie prodotte e confezionate in situazioni identiche.
  • Quantità.

Indicazioni facoltative

L’etichetta, a volte può riportare anche delle indicazioni facoltative.
Per esempio, i vini DOP alcune di queste sono:

  • Dicitura riserva – viene utilizzata per tutti i vini che hanno subito un processo di invecchiamento più lungo rispetto allo stesso vino.
  • Nome di fantasia del vino e/o marchio del produttore.
  • Tenore di zuccheri residui usando le menzioni: secco, abboccato, semidolce, dolce.
  • La dicitura superiore – segnala i vini con caratteristiche migliori, quali particolari condizioni climatiche che hanno consentito lo sviluppo di uve con un alto tenore di zucchero da cui deriva una gradazione alcolica maggiore.
  • la dicitura classico –  si applica ai vini prodotti nelle zone di territorio con antiche tradizioni di produzione, che permettono la lavorazione di un un vino con specifiche caratteristiche Doc. 

Occhio al packaging


Furbizia, marketing e senso estetico, si sono alleate già da tempo anche nella progettazione delle etichette.
Non basta che siano riportate tutte le informazioni necessarie perchè, utilizzando una frase fatta “Anche l’occhio vuole la sua parte”, si fa molta attenzione alla parte grafica, che se accattivante e ben curata è capace di attirare l’attenzione in modo immediato.

Ci sono produttori, che affidano l’ideazione delle etichette dei loro vini, a disegnatori professionisti, oppure creano dei contest, su piattaforme online, in cui scegliere la proposta più in linea con l’immagine che vogliono comunicare.

Ora dovreste essere in grado di decodificare le, spero non più tanto, misteriose, etichette e scegliere più consapevolmente, senza mai dimenticare però quello che vi piace.

Cin Cin!

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