Il Senso del Vino

L’ABC del Vino, come muovere i primi passi

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Ciao a tutti,

Dopo alcuni post specifici ho pensato di tornare alle basi, e mi sono accorta, articolo dopo articolo, quanto possa apparire complesso, per un principiante, muovere i suoi primi passi nel mondo de vino.

Bicchieri, bottiglie, etichette, temperature, tipologie, dove mettere il vino, come conservarlo, come servirlo, come sceglierlo, quali strumenti sono essenziali a casa, e chissà quante altre cose.

Quindi ho pensato di porre rimedio a tutto ciò con un post propedeutico, quindi non troppo specifico – niente panico,  dedicato ai neofiti del vino.

Tipi di Vino

Quanti sono? Quali sono? Nonostante queste possano essere domande complesse e su cui si potrebbero scrivere intere enciclopedie, ho cercato di togliere ogni tecnicismo per riportarvi l’essenziale da sapere, la base da cui partire per poi andare ad approfondire quello che preferite.

Vino Rosso
Proviene dalla pressatura dell’uva a bacca rossa.

Vino Bianco
Ottenuto, classicamente, dalla pressatura dell’uva a bacca bianca, però ci sono anche vini bianchi  che provengono da una leggera pressatura di grappoli a bacca rossa.

Vino Rosato
Proviene da una breve macerazione dell’uva a bacca rossa. 

Vino Spumante
Si ottiene dalle uve bianche e da quelle rosse, dopo una vinificazione in bianco.
La cosa che lo differenzia maggiormente dagli altri vini è il doppio processo di fermentazione che subisce lo spumante.

Vino Novello
Proviene da una macerazione carbonica, che consiste nella pressatura di grappoli interi di uve mature, che poi vengono sottoposti a una macerazione senza ossigeno. 

Vino Passito
Ottenuto da una vinificazione tardiva dell’uva lasciata ad appassire sulla pianta o su dei graticci.

Vino Liquoroso
Si tratta di un vino con l’aggiunta di alcol.
Come per esempio, il Marsala. 

Dove comprare il vino

Vi sconsiglio di fare il vostro acquisto in supermercato, perchè le luci intense, e la disposizione delle bottiglie negli espositori non sono ottimali, e quindi potrebbero alterare la conservazione del vino, ritrovandovi poi nel bicchiere un’esperienza deludente.

Puntate invece sull’enoteca, dove i vini sono conservati seguendo criteri adeguati, e in cui poter trovare un personale specializzato che può darvi dei consigli, specie se state muovendo i primi passi e non siete sicuri di cosa portare con voi a casa.

Il prezzo

Come capire da cosa dipende il prezzo per un vino?

Il prezzo del vino è determinato da un insieme di fattori, quali la resa del vitigno, il lavoro svolto in vigna e in cantina, l’invecchiamento del vino e dal brand.

L’etichetta

Vi dice tutte le informazioni di cui avete bisogno per poter identificare il prodotto in modo chiaro e univoco, insomma l’etichetta è lì per togliere ogni dubbio, e proprio per questo è un’elemento importantissimo.

Come leggere l’etichetta

Ecco un elenco-guida di cosa ci trovate riportato sopra

  • Imbottigliatore – vi indica il nome, il comune e lo stato membro.
  • Annata –  è obbligatoria solo per i vini DOP, a esclusione di spumanti, frizzanti e liquorosi. 
  • Dicitura allergeni – vi comunica la presenza di solfiti, uova e latte.
  • Categoria del prodotto – vi dice la tipologia del vino.
  • Denominazione di vendita – per i vini Dop viene indicata la Denominazione di origine protetta (DOP), o la dicitura italiana Denominazione di origine controllata (DOC).
  • Grado alcolico – è la quantità di alcol etilico presente in 100 ml di vino. 
  • Provenienza – i vini italiani senza denominazione, vengono raggruppati sotto la dicitura “prodotto in Italia”, mentre i vini Dop e IGP di altri stati vengono riportati con la dicitura “prodotto in…” e il nome dello stato di produzione del vino.
  • Lotto – questa è la informazione che consente di identificare il vino di un insieme di bottiglie prodotte e confezionate in situazioni identiche.

A volte ci possono essere anche delle diciture facoltative, però solo in casi specifici.

La bottiglia

Vetro, plastica, cartone?

Il vetro è senza dubbio considerato il materiale ideale per far da contenitore al vino, questo per tre ragioni fondamentali:

  • Non altera il gusto del vino durante la conservazione.
  • Funge da barriera naturale alle possibili infiltrazioni microbiche.
  • La sua riciclabilità.

Esistono numerose bottiglie differenti, nella maggior parte dei casi, le forme sono accoppiate al vino che contengono, per adattarsi alle sue caratteristiche, mentre il loro nome può derivare dalla loro zona di provenienza.

Quella più diffusa in commercio è la Bordolese, originaria dalla zona di Bordeaux.
Il suo vetro è scuro per i vini rossi, e trasparente o verde chiaro per i vini bianchi.
La sua principale caratteristica è la presenza di una spalla pronunciata, che aiuta a separare gli eventuali fondi accumulati durante l’affinamento. 

Quindi se volete comprare delle bottiglie, vi consiglio questa, in modo da evitare errori o complicazioni.

I bicchieri

Esattamente come per le bottiglie, di bicchieri ce ne sono tantissimi, ognuno con le sue caratteristiche per contenere tipologie di vini diversi.

Nonostante ciò, è possibile distinguere i bicchieri in tre grandi categorie

  • i Calici per i vini fermi
  • i Flute per gli spumanti, anche si usa sempre più speso servire una bella bollicina un un calice da vino bianco
  • le Coppe per i vini liquorosi

Voglio rassicurarvi fin da subito sul fatto che non è necessario riempirsi la casa di set di bicchieri per tentare di avere sempre quello giusto.

Il modo per avere il bicchiere adatto per ogni tipologia c’è, quindi vi basterà investire in un unico set di bicchieri per essere sulla strada giusta, sto parlando del bicchiere da Sommelier, chiamato anche bicchiere ISO perchè ha la forma e la dimensione che rispettano i canoni dell’International Organization for Standardization (ISO).

Questo è il classico calice utilizzato dai sommelier per degustare ogni tipo di vino.
Con lui non si può sbagliare.

Quanto riempire il bicchiere

Mai riempire il bicchiere fino all’orlo, fermatevi a metà, questo è il massimo.

L’unica eccezione si fa per gli spumanti, che si possono versare nelle flûte fino a 4/5 del volume, per poter cogliere la persistenza della spuma e del perlage.

Come tenere in mano il bicchiere

Ebbene sì, c’è anche un modo corretto per tenere il bicchiere, questo non ha niente a che fare con regole del galateo o cose simili, bensì sono accorgimenti funzionali per consumare il vino nel miglior modo possibile.

La regola generale è che il vino stia il più lontano possibile dalle mani, questo per evitare che il calore corporeo alteri la sua temperatura, modificando di conseguenza, anche le sue proprietà organolettiche.

Il consiglio è quindi di tenere il bicchiere per lo stelo, o per la sua base.

Temperatura

Per bere non ci vuole niente, per bere bene bisogna tener conto di alcune variabili, tra cui la temperatura.

Prima di utilizzare i bicchieri portateli alla stessa temperatura del vino che avete intenzione di degustare, questo faciliterà le cose.

Generalmente

  • I vini rossi si servono a temperatura ambiente comunque sempre tra i 12/14° fino a un massimo di 20°
  • I vini bianchi e i passiti vanno serviti freschi
  • Gli spumanti si servono freddi

Conservazione

Per conservare al meglio le vostre bottiglie assicuratevi di riporle in un posto che preservi adeguatamente le caratteristiche di temperatura, umidità, luce e isolamento sonoro.
a scantinati, taverne, ripostigli, sottoscala e a nicchie nel muro.

Dove mettere cosa?

Dividete i vini che volete conservare per breve tempo da quelli che invece desiderate fare invecchiare.
Poi potete dividere le bottiglie per colore, tipologia, provenienza e annate.

Strumenti da avere in casa

  • Apribottiglie da sommelier o il cavatappi in stile coniglio.
  • Tappi
  • Tappi salvagoccia
  • Termometro
  • Secchiello per refrigerare vini e spumanti
  • Set di calici da vino
  • Diario dove annotare le bottiglie in vostro possesso, quelle che avete intenzione di comprare, i vini che avete degustato e le vostre valutazioni al riguardo.

Come servire il vino

I sommelier hanno stabilito delle regole tecniche collaudate per servire il vino senza “rovinarlo”

  • Prelevate la bottiglia e portatela in tavola mantenendola in posizione verticale per mostrare l’etichetta. 
  • Comunicate il nome del vino, il vitigno di provenienza, l’annata, il produttore e la gradazione alcolica.
  • Nel caso di una cena, disponete le bottiglie in ordine di servizio, su un piano a parte, e con l’etichetta visibile.
  • Seguite sempre le indicazioni riportate sull’etichetta della bottiglia.
  • Presentate la bottiglia alla sinistra dell’ospite, però servitela nel bicchiere da destra.

Le cotture del cibo

Le varie cotture del cibo vi suggeriscono quali tipologie di vino si abbinano bene ai vostri piatti.

I cibi crudi, al vapore, o con brevi cotture vengono esaltati da vini poco strutturati, scegliete quindi, un vino bianco fresco e con una punta acidula.

Esempi 
– Pinot bianco
– Sauvignon

Cibi con cotture lunghe, o molto ricche di grassi si abbinano bene a vini rossi morbidi.

I cibi fritti, invece, trovano la loro anima gemella nelle bollicine o nei vini rossi non troppo strutturati e freschi.

Esempi
– Lambrusco
– Una spumante TrentoDOC
– Un Cremant (spumante francese fuori dalla zona dello Champagne)
– Sangiovese riserva
– Barolo
– Sangiovese
– Pinot nero

Questi sono i miei consigli per iniziare a muoversi nell’ambiente del vino, un settore sì fatto di regole e accorgimenti, però anche di soddisfazioni. 

Saper distinguere, scegliere, servire, conservare, e abbinare un buon vino è solo la base per poi sperimentare le tantissime occasioni che questo mondo ha da proporre.

Ogni sezione di questo post ha dei link che portano ad articoli più approfonditi su ogni argomento.

Per qualsiasi dubbio non esitate a contattarmi.

Cin cin 

1 Commento
  1. Francesca Sfregola dice

    Hallo! I’m working with WordPress.

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